La City-Car
Piccola, elegante e compatta, ma la city-car è solo questo? Ovviamente no. La comodità: ecco cosa sta alla base dell'idea che ha portato a creare le così dette superutilitarie.
Proprio il desiderio di costruire auto che potessero essere sinonimo di comodità ed eleganza in tutti i sensi: dalla facilità di guida, dalle buone prestazioni, i bassi consumi, fino al buon prezzo, al bel design ed alla comodità di trovare parcheggio. Tutte queste cose potrebbero sembrare delle sciocchezze per chi abita fuori dalla città: lì, per esempio, non si hanno problemi di parcheggio né di eccessivo traffico. Ma in città la musica e tutt'altra: nella grande giungla, di cemento i parcheggi scarseggiano e quei pochi liberi che possiamo trovare sono, magari, lontani da casa; traffico intenso a tutte le ore del giorno, senza poi pensare alle ore di punta dove muoversi sembra impossibile. Questi sono tutti fattori assolutamente da non sottovalutare dato che, viste le caratteristiche delle città moderne, sono ormai divenuti una realtà per tutte le persone che abitano in città.
Ovviamente, cambiando le difficoltà e gli ostacoli tra la guida fuori e dentro la città, cambiano anche le esigenze. Per questo, le city-cars si sono adattate e modificate, in modo da rispondere meglio alle necessità dei clienti: le dimensioni e la capienza si riducono, e calano anche le emissioni di polveri inquinanti, la potenza diminuisce, così come anche il peso, ed il prezzo si abbassa, aumentano però la capacità di guida e la comodità nel parcheggio. Il fatto che una city-car non sia indicata per affrontare lunghi tragitti, poi, è una cosa ovvia e che, naturalmente, non presenta alcun problema, poiché queste auto sono letteralmente progettate per vivere in città. 'Vivere in città' implica infatti piccoli spostamenti: andare al lavoro, fare la spesa, attraversare la città per qualche impegno? Tutti spostamenti più o meno piccoli, ma mai equiparabili ad un viaggio. Ovviamente però, non vogliamo assolutamente dire che con una superutilitaria non si possano affrontare dei viaggi; i quali però risulterebbero comunque difficili a causa della ridotta capienza dell'auto.
Ma parliamo un po' delle origini di queste auto così nuove e comode.
Al contrario di quanto si può pensare, la superutilitaria non è un'invenzione dei nostri giorni: infatti, l'idea della city-car trae origine dai modelli di autocicli che circolavano per le strade già negli anni tra il 1910 ed il 1914. I primi, veri modelli di city-cars vengono però presentati, in Italia, nel 1972, quando le nuove esigenze della popolazione richiedevano l'immissione sul mercato di un'auto piccola, compatta e di basto costo. Insomma, si necessitava di avere un'auto grande come un autociclo, ma potente quasi quanto una vera utilitaria.
Ideale per i trasferimenti cittadini, facile da guidare e dal prezzo accessibile a tutti, la city-car è forse l'auto dei sogni per ogni cittadino e, già dalla sua nascita, è stata amata ed apprezzata da una clientela sempre più numerosa. Non dobbiamo sorprenderci se le caratteristiche che nel '72 l'hanno resa famosa sono le stesse che ancora oggi la rendono l'auto più diffusa sulle nostre strade cittadine.
Tanto più che, ad oggi, al comfort ed ai numerosissimi vantaggi che caratterizzano la city-car, si è aggiunto un design innovativo e accattivante, in grado di soddisfare anche l'occhio più attento ed esigente.